Nell’antica Inghilterra si usavano corone d’aglio per tener lontani demoni e vampiri.
Spicchi d’aglio venivano somministrati agli egizi che lavoravano alle piramidi, perché dava buon umore e preveniva le malattie. Gli atleti dell’antica Grecia lo masticavano prima di ogni gara. Durante le pestilenze i medici visitavano i malati tenendo nella maschera un tampone imbevuto di una soluzione agliacea. (Cesare Marchi, «Quando siamo a tavola»)
Aromatizzante e medicinale, questo bulbo fa circondare di… vuoto chi ne fosse amante. L’ammissione di questa debolezza “affettiva” ben si accompagna, ad esempio, a caramelle alla menta da succhiare fintantoché l’aria attorno non sia accettabile.
Tigullio Vino: Regole di Galateo a tavola