DIl “Corrispondente dalla Rocca” (ex Lo Smilzo, detto anche “veleno” ) questo ci dice:
nOrmai la curiosità regna sovrana nell’aprire la prima pagina di questo libro culinario e questa volta per me, incallito consumatore mattutino di miele, dove pensavo mancasse solo quello sardo e prezioso di corbezzolo, ecco che spunta quello di Timo serpino. E’ il mio! Ho detto saltando sulla sedia computerina. (Per chi non lo sapesse il mio vero soprannome è “veleno”. Ma non vi spaventate, se per caso ci dovessimo incontrare sono innocuo, particolare, un ibrido sì di lealtà, determinatezza, forse durezza – dire con chiarezza ogni cosa, senza ipocrisia, purtroppo è un difetto – ma anche dolcezza con chi la merita e che forse deriva dall’uso del miele, per fortuna non serpino.)
Per i chiarimenti ancora un po’ di pazienza, intanto, data la passione per il miele e (chi conosce sa) per la storia, si consiglia questa lettura: Il Miele e Giuseppe Garibaldi