Il Cumino, detto anche falso anice e falso aneto, è usato per rendere gustosi taluni prodotti alimentari, correggere il gusto e l’odore di preparati farmaceutici.
I frutti vengono raccolti quando iniziano a cambiare colore, prima fatti maturare e poi seccare in sacchetti di carta appesi in un luogo aerato. I semi si possono trovare interi o in polvere anche se, una volta macinato, tende a perdere sapore e aroma.
Sotto il profilo erboristico i frutti del Cumino hanno le proprietà di stimolare l’appetito, facilitare i processi digestivi, eliminare i gas intestinali, esercitando contemporaneamente una leggera azione antisettica sul tubo digerente.
Il Cumino ha inoltre la proprietà di sedare le coliche e i crampi intestinali. Viene infine usato tradizionalmente per aumentare la secrezione lattea delle nutrici.
I Romani lo tritavano, lo trasformavano in pasta e lo spalmavano sul pane. Il seme ha un aroma particolare e delicato, molto usato nelle cucine del Nord Africa, del medio Oriente, dell’India.
In Spagna e Portogallo è usato per aromatizzare salsicce, riso e verdura stufata. In Marocco il caratteristico aroma pervade i chioschi dove vengono arrostite le ‘brochette’ (kebab) di carne fortemente speziata.
Entra come ingrediente nella preparazione di salse a base di yogurt, è ottima per aromatizzare le carni grigliate.
Nel Trentino-Alto Adige si usa una varietà differente, in semi (kümmel o carvi) per insaporire il maiale.
Riferimenti: www.bigfood.it – www.thais.it – www.buonappe.it – www.globalnet.it.
Ingredienti
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