Ora l’I Pod è anche commestibile. Almeno così sembra, se non altro fino a quando ai pasticcieri compiacenti continueranno a commissionare torte sempre più corrispondenti alle rilevanti passioni quotidiane e particolari dei relativi clienti, attratti da delizie particolarmente stimolanti non solo da un punto di vista di quanto sia da far transitare all’interno del proprio apparato del gusto, ma anche e soprattutto da quanto sia da proporre davanti allo sguardo al momento della lieta ricorrenza.
Il dubbio che resta è quello se dovrà essere la stessa Apple a temere ogni sua legittima concorrenza di mercato, oppure sarà il nostro stomaco che, in qualità di giudice ultimo destinato a esprimere la sua in maniera insindacabile a proposito del fatto che quanto realizzato sia da gradire o meno, provvederà, nei successivi festeggiamenti, a richiedere qualcos’altro di più corrispondente ai canoni classici della torta tradizionale, come dimostrazione del proprio completo formale soddisfacimento, anche perchè a piazzare delle candeline sopra un IPod si corre il rischio di rendere poi il dispositivo non più utilizzabile per altri scopi.