Sbocciano al tenuo sole
di marzo, ed al tepor dei primi venti,
folte, a mazzi, piu’ larghe e piu’ ridenti
de le viole.
Pei campi e su le rive
a pie’ de tronchi, ovunque, aprono a bere
aria e luce, anelando di piacere,
le bocche vive.
E son tutte esultanza per esse
i colli, ed io le colgo a piene mani,
mentre mi cantan per le vene
sangue e speranza.
(Ada Negri)
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