Il nome botanico della lenticchia è “LENS ESCULENTA” per la particolare forma a lente del seme di colore che varia dal giallo, al verdastro fino al bruno. Originari della Siria, si diffuse per tutto il Mediterraneo e divenne cibo base dei Greci e dei Romani per il suo alto valore nutritivo. Il sapore delle lenticchie varia a seconda delle dimensioni e del colore, ma generalmente le più gustose sono quelle a seme piccolo. Le più buone sono quelle italiane tra cui quelle di Castelluccio di Norcia in Umbria che hanno ottenuto la D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta). nIn commercio si trovano principalmente quelle essiccate che prima di essere cucinate devono essere tenute in ammollo dalle 4 alle 12 ore. Le piccoline si possono gustare in tutto il loro sapore senza l’ammollo, cuocendole per 2 ore in acqua e salandole solo a fine cottura. Quando le acquistate controllate che non siano contaminate da parassiti, che potete facilmente individuare controllando che non vi siano fori sulla superficie delle lenticchie.
Fate attenzione che appaiano sode e non troppo secche. Quando il prodotto è confezionato verificatene l’origine e la data di raccolta. Se acquistate quelle in scatola controllate che la scatola stessa non presenti rigonfiamenti o ammaccature, segno che all’interno della confezione potrebbero essersi sviluppati microorganismi dannosi.
Conservatele sempre lontane dall’umidità, chiuse in barattolo se le avete acquistate sfuse, riposte in un luogo fresco, asciutto e buio, dove potete conservarle anche un anno.
Le lenticchie sono molto più digeribili rispetto ad altri legumi e sono totalmente prive di grassi e di colesterolo.
E’ tradizione portarle in tavola per il Cenone di fine anno perché secondo le credenze popolari assicurano un anno ricco di successo e prosperità.
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