Un suggerimento per una simpatica gita fuori porta, naturalmente alla scoperta di cibo genuino, ci viene da Il Giornale “Per ben accompagnare il ‘re’ pane, vino e porcini: a tavola la tradizione si fonde col passato spagnolo“:
Nella terra protetta dal dio italico Giano, alla scoperta di antichi miti e sapori. Lariano, alle porte di Roma, ci attende per un gustoso week-end a base di porcini, pane e vino.
Quella di Lariano è una delle più collaudate sagre dell’hinterland romano e costituisce una buona occasione per godere del fascino e delle bellezze del parco Nazionale dei Castelli Romani e per apprezzare la tipica cucina larianese.
Da numerosi studi archeologici e storiografici, è emerso che proprio sulle alture orientali del monte Artemisio dove attualmente si estende parte del territorio di Lariano, sorgeva la mitica Albalonga, città fondata a Ascanio, figlio di Enea…
Degni natali per una città che fu, sotto l’Impero Romano uno dei maggiori avamposti di difesa di Roma e, nel Medio Evo, un castello fortificato che dominava a sud l’intera vallata della Città Eterna.
Scomparsi i luoghi di culto dedicati alla dea Diana, restano oggi, tra i sentieri del monte Algido, numerosi resti di ville patrizie e castelli, utilizzati dal popolo per sfuggire, nel tempo, alle orde barbariche.
Purtroppo non ci sono ancora sentieri guidati per avventurarsi sulla dorsale del Maschio di Lariano ma chi ha la fortuna di conoscere qualche guida locale potrà raggiungere i resti del Castello, della Chiesa di San Silvestro e bere alle storiche fonti della “Pescara”, “Donzelletta” e “Donzella”.
Antica è anche la tradizione gastronomica fatta di piatti semplici e specialità culinarie che traggono origine dalla linea giudaico-romana e spagnola con una recente rivisitazione della cucina ciociara.
Un prodotto radicato nel folclore larianese è il pane, (che potrebbe ottenere il riconoscimento europeo del marchio Igp), la cui modalità di produzione resta invariata da 2 secoli. L’impasto è una miscela di farina, acqua ricca di minerali, sale e lievito naturale e una cottura in forno con legna di castagno. Perfetto per gustare i funghi porcini o per saporite bruschette, il pane di Lariano è alla base di numerosi piatti tipici come il “pancotto”, zuppa di pane indurito, pomodoro fresco, aglio e pecorino o la “panontella”, pane insaporito con grasso di pancetta o guanciale.
Foto: https://www.visitcastelliromani.it/