Se non trovate la pasta phillo o volete cimentarvi , comunque, nella diretta e personale preparazione della anzidetta, ecco la ricetta che, delle alcune provate, ha dato risultati maggiormente soddisfacenti. La pasta non è proprio uguale all’originale ma a questa si avvicina con dignitosa, modesta regalità.
Da svelare rimane, ancora, il segreto dei vasetti primaverili di qualche post più in là, che non sta nell’ivolucro o negli ingredienti di riempimento che possono essere, come già detto, del più svariato genere, ma nell’oggetto misterioso qui mostrato, godurioso al 4° posto dopo il rigalimoni, la mandolina e il coppapasta. Il di più: vasetti
Ingredienti
100 grammi d'acqua tiepida + due cucchiai di acqua fredda
200 grammi di farina manitoba
40 grammi di olio extra vergine d'oliva
sale un pizzico
Preparazione
Versate farina e olio nella ciotola, aggiungete l'acqua un poco alla volta e lavorate fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Aggiungete l'acqua fredda e continuate a lavorare sulla spianatoia ripiegando più volte la pasta su se stessa. Rimettete l'impasto nella ciotola, coprite con pellicola trasparente e lasciate riposare per circa 2 ore. Trascorso questo tempo lavorate la pasta con la macchinetta fino all'ultimo giro e poi stendetela ancora con il matterello (spolverando di farina, se necessario). Dovrà risulatare sottilissima. Lasciatela asciugare un pochino e utilizzatela come volete.