C’è, senza alcuna ombra di dubbio, un killer che si aggira in cucina: vittime preferite sono dei poveri tizi in plastica assolutamente innocenti su cui il sicario riversa in maniera costante continuativa tutta la propria forza omicida.
Sono giunte anche delle voci, non del tutto confermate per la verità, che il tutto non sarebbe altro che un rito vodoo a perpetrarsi ogni giorno, con ossessivo furore e sorda indifferenza ai dolori inflitti all’omino oggetto di simili attenzioni, fino alla durabilità effettiva dei componenti di cui è costituito (ABS rossa).
Il nome del bellissimo ceppo di coltelli è “Voodoo” di Raffaele Iannello e potete trovarlo qui